Amici. Chi sono gli amici? Sono quelle persone con le quali si è riso qualche volta insieme, con le quali si è scherzato e giocato, fatto qualche cena, a volte si potrebbe anche aver pianto, altre cantato, insieme.
Gli amici non sono necessariamente sempre lí, a nostra disposizione. Gli amici vanno e vengono, a volte spariscono, magari per una scaramuccia o un banale malinteso.
Ma gli amici non sono quelli che le persone normali che si sentono normali coltivano e conservano da tutta una vita, senza mai una tragedia, una frattura, un litigio. Gli amici, piuttosto, sono quelli coi quali si è condivisa l’intensità della vita, di una vita niente affatto normale.
Con gli amici a volte ci si comincia a disprezzare o a far finta d’ignorarsi. Ma sappiamo che nel terrore, nella guerra, nella paura concreta della tragedia di massa, sono le persone sulle quali possiamo contare.
Dispiace quando un vecchio amico, col quale per futili motivi ci si era allontanati, viene a mancare. L’amico se ne va per sempre senza averci dato la possibilità di ricucire, di riparare, di vedersi e ridere o piangere insieme un’ultima volta.
Dovremmo cercare, a un certo punto della vita, di risentire gli amici persi per strada. Di rassicurare loro con la garanzia di uno spazio dedicato nella memoria dei nostri cuori.
È già tardi oggi per dire quello che avremmo dovuto dire ieri, prima che un altro caro amico ci lasciasse. Possiamo solo affidare alle parole i nostri pensieri e le nostre emozioni sperando che le anime non si dissolvano in mille pezzi e muoiano insieme ai loro corpi.
Possiamo solo gridare la nostra immarcescibile amicizia al vento e sperare che il respiro della terra sia lo stesso spirito dei nostri morti e ci stia ad ascoltare.
Addio amico mio di cuore.
Ad A. D. 22.08.21