Un aneddoto sullo studioso “pazzo” Benveniste e le sue “folli” teorie sulla memoria dell’acqua.
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Solo chi ha un’anima la salverà.
Benveniste tenne una conferenza sulla sua ricerca all’Istituto Pasteur di Parigi. Durante il suo discorso, citò la teoria dei due fisici italiani che prevede che le molecole d’acqua possano organizzarsi in ‘domini coerenti’ contenenti milioni di molecole. Questa organizzazione di livello superiore delle molecole d’acqua potrebbe fornire la base fisica per la capacità apparente dell’acqua di “ricordare” il precedente contatto con altre molecole. Benveniste sembrava andare oltre ciò che il suo pubblico poteva sopportare quando menzionò nuovi esperimenti che suggerivano la possibilità di trasmettere informazioni chimiche senza alcun trasferimento delle molecole corrispondenti, esperimenti che gli costarono la messa al rogo, non come Giordano Bruno, ma un rogo mediatico. A quel punto ci fu uno sfogo da parte di uno degli scienziati. Più tardi, mi (Michel Schiff che parla) sono detto che quest’uomo era un nipote di Jean Perrin, il fisico francese che ebbe un ruolo strumentale all’inizio di questo secolo (XX) nel rendere la teoria atomica un ché di rispettabile in Francia. L’uomo credeva forse di dover difendere la memoria di suo nonno da un attacco contro la teoria atomica? Qualunque siano state le sue motivazioni, gridò:
“tu sei pazzo e tu pensi che noi siamo scemi. Abbiamo già avuto gli n-raggi e i raggi mitogenici!”
Questo tipo di insulto viola uno dei più forti tabù scientifici, che è che, in linea di principio, tutti gli attacchi personali sono vietati tra gli accademici. Anche nelle loro dispute più violente, gli scienziati dovrebbero astenersi da tali attacchi personali e mi aspettavo che il pubblico reagisse a questa violazione dell’etichetta accademica. In realtà, non lo hanno fatto; probabilmente sono stati sollevati che qualcuno dicesse pubblicamente ciò che molti di loro pensavano privatamente. Conservando la sua compostezza, Benveniste rispose che era venuto a scambiare argomenti scientifici, non insulti. Aggiunse che la psichiatria era una specialità medica, e quindi informò il suo avversario che sarebbe potuto essere citato in giudizio per “pratica illegale di medicina”.
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(art. 1992, tr. it. A. Mazzei)