EIN SOMMER AUF (OST) ELBA

È notizia di questi giorni la diffusione di un film tedesco per la tv interamente girato all’Elba, che porta anche nel titolo. Un’estate all’Elba è una storiella dalla trama molto leggera. Racconta di una famiglia tedesca che va in vacanza all’Elba, dove grazie alla vita in mezzo alla natura scopre di essere in crisi e di aver bisogno di altro.

Il vero protagonista del film è l’Elba. A dire il vero non tutta l’Elba, ma solo la sua parte orientale, quella ad est di Portoferraio. E non l’Elba delle spiagge e sul mare, ma la montagna, i suoi boschi e la sua natura. Fiori, alberi, rocce ed uccelli si mostrano per i veri tesori dello “scoglio”.

Nell’immaginario tedesco i taxi sono disponibili ovunque e sono delle bellissime utilitarie storiche, anche se i tassisti potrebbero essere impegnati dalla famigerata “siesta”. Difficile spiegare ai tedeschi che all’Elba quasi nessuno va a dormire nel pomeriggio. Meglio lasciarglielo credere, non distruggere i loro falsi miti.
Le mitiche Cinquecento a Taxi per le vie di Rio Marina.
La villa affittata dalla nostra famigliola è antica, immersa nel verde, con un bel giardino un po’ selvaggio.
Il cuore della vita non è sul lungomare, ma per le viuzze di un antico borgo montano.
La signora anziana che osserva il mondo dalla finestra nascosta dall’ombra delle persiane, tipico italiano.
I tavolini dei bar nel centro storico, rigorosamente in legno, e le insegne vintage che rimandano sempre agli anni ’70. I tedeschi non vogliono trovare all’ Elba la modernità e l’avanzamento della tecnica, piuttosto qui cercano riparo da essa, nell’oasi del dominio della natura.
Il film, comedetto, è interamente girato ad est, al punto che anche l’acqua di Napoleone non sgorga più dalla fonte di Poggio.
I lavatoi di Rio.
L’orologio di Cosmopoli (Portoferraio)
Albe e tramonti immersi nella natura. Paesaggi montani che si stagliano sul mare, un’unicità elbana per i tedeschi.
La visita all’antica Portoferraio e il suo centro storico.
Duomo
Le chiese sono un patrimonio culturale immenso. Agli occhi degli stranieri le chiese elbane appaiono come caratteristiche e straordinarie, anche se ai locali sembrano normali.
Teatro dei Vigilanti
La Toremar entra in porto. Mentre in genere nel film le immagini relative al porto sono da Rio Marina, e la passerella per l’imbarco è a Porto Azzurro.
L’Apino è, insieme alla Cinquecento e alla Vespa, l’altro veicolo che gli stranieri vorrebbero vedere sempre per le strade di una romantica isola italiana.
La carta dei sentieri. Una sorta di bibbia per l’Elba montana.
I panni stesi sulle vie. Altro stereotipo poetico. Al pari degli Apini. Un must.
Il mare visto dalla montagna.
L’amicizia. La signora tedesca incontra una ragazza elbana che parla perfettamente il tedesco. Un particolare importante. La terra non è fatta solo di alberi, uccelli e paesaggi, ma anche di persone, veri esseri umani. Bisogna dire che gli elbani escono fuori come persone romantiche, colte, sensibili. Un’immagine da coltivare…
L’elbano di cui s’innamora la signora tedesca somiglia in modo straordinario all’ingegnere responsabile della promozione turistica, ovviamente molto più affascinante.
I colori crepuscolari del Mediterraneo.
Le sedie di plastica non esistono nel film. Sempre e solo legno. Magari una sedia diversa dall’altra, ma sempre e solo di legno.
Lo Scoglietto.
Escursione alla Modenna del Monserrato, con dettagliata spiegazione sulle sue origini storiche catalane.
Bellissima panoramica sul Monserrato.
Escursione in bici
Birdwatching
Portoferraio vista dal cuore del film, la zona tra Bagnaia e Nisporto, dove si trovano il camping di Lorenzo e la villa dei tedeschi.
L’Elba è anche divertimento per i giovani. Non mancano le occasioni per ballare e bere una birra tra adolescenti.
La Rada durante una festa.
Il tedesco e l’elbana, non una storia d’amore comune, ma possibile nel film.
I gabbiani grandi protagonisti.
L’unico fotogramma in cui si riconosce l’Elba occidentale. Sullo sfondo imponente la sagoma del massiccio del Monte Capanne.
Le splendide rocce rosse sopra Longone.
Birdwatching tra i pini.
Un’ora e mezzo di film, per una commedia leggera, che più che alla trama mira a mostrare la bellezza dell’Elba lontano dalle solite spiagge. Solo Elba orientale, ma pur sempre Elba 😉

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