Il caso Matthews: una lettura attraverso Berne, Lowen e Lacan
Il caso di Mrs Matthews e di suo fratello Arthur può essere letto come un laboratorio clinico in cui diverse scuole psicologiche del Novecento permettono di cogliere livelli complementari della stessa dinamica. Mrs Matthews diffonde pubblicamente l’immagine di Arthur come un ubriacone insopportabile, mentre in realtà il suo consumo di alcol è inferiore alla media regionale. La sproporzione tra realtà e rappresentazione mostra che non si tratta di una semplice constatazione, bensì di un dispositivo relazionale e psichico.
Dal punto di vista dell’analisi transazionale di Eric Berne, il comportamento di Mrs Matthews si iscrive in quello che l’autore definisce un gioco psicologico
. Nei suoi lavori, Berne ha descritto questi giochi come sequenze di comunicazioni ripetitive che comportano un guadagno nascosto, mantenendo però le relazioni su un piano disfunzionale. La sorella assume qui la posizione di Persecutore, il fratello viene relegato al ruolo di Vittima, mentre il pubblico funge da Salvatore, fornendo attenzione e solidarietà alla sorella. Questo schema, che ricalca il triangolo drammatico elaborato successivamente da Karpman, conferisce a Mrs Matthews un guadagno secondario: un rinforzo della propria identità morale e sociale attraverso la delegittimazione del fratello.
Se Berne spiega la dinamica transazionale, Lowen ci permette di comprenderne la radice corporea ed energetica. La bioenergetica sostiene che i conflitti psichici si radichino in una corazza caratteriale
, una tensione cronica che irrigidisce il corpo e limita l’espressione emotiva. L’atteggiamento persecutorio della sorella riflette probabilmente una rabbia compressa e un’incapacità di lasciar fluire in modo autentico i propri impulsi vitali. Ciò che non riesce a emergere nella corporeità trova sfogo nella parola distruttiva. L’accusa di alcolismo, dunque, non appartiene al fratello, ma è l’espressione deformata di un’energia trattenuta che, non potendo dirigersi verso la vita, si rovescia in aggressività simbolica.
Infine, la prospettiva lacaniana permette di collocare il fenomeno in una dimensione simbolica e sociale. Lacan ha insistito sul fatto che il soggetto si costituisce attraverso il campo dell’Altro, e che la propria identità si fonda su una dialettica di riconoscimento ed esclusione. Definendo Arthur come ubriacone, Mrs Matthews costruisce un oggetto a
su cui proiettare il godimento fuori norma. Ella si afferma così come colei che incarna l’ordine e la rispettabilità, rafforzando la propria posizione all’interno del legame sociale. La denigrazione non riguarda dunque solo Arthur, ma è un’operazione attraverso cui la sorella cerca di iscrivere sé stessa in un registro simbolico che necessita di un escluso, di un colpevole, per potersi affermare.
Il caso Matthews, visto attraverso Berne, Lowen e Lacan, rivela come la distruzione dell’immagine del fratello non sia un fatto contingente, ma un atto strutturato che risponde a molteplici bisogni psichici. È al tempo stesso un gioco relazionale che assicura vantaggi secondari, una scarica di energia compressa che trova forma nella parola accusatoria e una costruzione simbolica che fonda l’identità della sorella attraverso la stigmatizzazione dell’altro. In questa prospettiva, l’accusa di alcolismo non è un dato clinico, ma il risultato di un intreccio di dinamiche inconsce e sociali che collocano Arthur in una posizione sacrificale, necessaria al mantenimento dell’equilibrio psichico e relazionale della sorella.
Bibliografia essenziale
- Berne, E. (1964). Games People Play. New York: Grove Press.
- Lowen, A. (1958). The Language of the Body. New York: Macmillan.
- Lowen, A. (1975). Bioenergetics. New York: Coward, McCann & Geoghegan.
- Lacan, J. (1966). Écrits. Paris: Seuil.
- Lacan, J. (1973). Le Séminaire, Livre XI: Les quatre concepts fondamentaux de la psychanalyse. Paris: Seuil.
