VOLKSGEIST

L’uomo è aquila o ape? L’arte di Schelling e l’identità culturale di Hegel

Nel vasto panorama della filosofia tedesca del XIX secolo, emergono figure di spicco come Hegel, Schelling e Hölderlin, la cui amicizia giovanile ha rappresentato un terreno fertile per lo sviluppo di idee rivoluzionarie. Friedrich Hölderlin, poeta di grande sensibilità, sosteneva che l’uomo veramente felice trae forza e gioia dal proprio paese. Tale affermazione riflette non solo una visione romantica del legame tra individuo e nazione, ma anche un tema centrale nelle opere di Hegel e Schelling. Analizzando le loro concezioni sull’arte e l’identità culturale, possiamo chiederci: l’uomo è più simile a un’aquila che si eleva nelle altezze della cultura, o a un’ape che costruisce meticolosamente la sua società?

La Giovinezza e l’Amicizia di Tre Grandi Pensatori

Hegel, Schelling e Hölderlin condivisero gli anni della giovinezza come compagni di stanza in collegio. Questo periodo di convivenza e scambio intellettuale non fu solo un preludio alle loro carriere, ma un’esperienza formativa che avrebbe influito profondamente sulle loro opere. Tale amicizia adolescenziale ci invita a riflettere sul potenziale creativo che può sprigionarsi da legami così intensi e significativi. Personalmente, ho vissuto anni di coabitazione con altri studenti a Pisa, ma né io né loro siamo divenuti figure paragonabili a Hegel, Hölderlin e Schelling. Questa differenza solleva interrogativi sul contesto e le circostanze che favoriscono la nascita del genio creativo.

Schelling e il Capolavoro Artistico

Schelling vedeva nel capolavoro artistico l’espressione sintetica della sfera etica di una comunità. Il capolavoro, secondo lui, non è semplicemente un’opera isolata di genialità, ma il risultato di una cultura condivisa che trova la sua più alta espressione nell’arte. Questa visione suggerisce che l’arte non solo rappresenta, ma incarna i valori e le aspirazioni di un popolo. Pur non citando letteralmente Schelling, è importante trasmettere l’idea che l’arte, per lui, è una manifestazione organica e integrata della vita comunitaria, un’immagine metabolizzata della realtà sociale ed etica.

Hegel e l’Unità Culturale

Per Hegel, l’identità culturale di un popolo (Volksgeist) è il fondamento del suo sviluppo storico e spirituale. Egli attribuiva grande importanza all’unità culturale, vedendo nella coesione sociale e nelle tradizioni condivise la chiave per comprendere lo spirito di una nazione. In questo contesto, l’arte e la cultura non sono meri abbellimenti, ma elementi essenziali che riflettono e rafforzano l’identità collettiva di un popolo.

Il Nocciolo del Benessere

La questione del benessere può essere vista attraverso due lenti diverse: da un lato, l’elevazione culturale e artistica rappresentata dall’élite intellettuale; dall’altro, l’insieme delle stratificazioni sociali che costituiscono la cultura popolare. Hegel e Schelling offrono prospettive complementari su questo tema. Hegel pone l’accento sulla totalità della cultura nazionale, dalla vita quotidiana del contadino allo stile letterario del grande scrittore. Schelling, invece, vede nella produzione artistica di alto livello l’espressione culminante di una cultura condivisa.

Aristocrazia e Democrazia

Il dibattito tra aristocrazia e democrazia è centrale nella riflessione sulla qualità culturale. L’aristocrazia, con il suo focus sull’eccellenza (ΆΡΙΣΤΟΣ), potrebbe essere vista come un baluardo della purezza culturale e dell’adeguatezza. Nietzsche, con il suo elogio della qualità contro la quantità, fornisce un supporto filosofico a questa visione. Tuttavia, è essenziale riconoscere anche il valore delle diverse forme di vita all’interno di una società. La democrazia, pur enfatizzando l’uguaglianza, deve trovare un equilibrio che non sacrifichi la qualità culturale.

Bellezza e Consapevolezza

Nell’attuale discorso sulla bellezza, è fondamentale riflettere sulla coerenza interna delle nostre credenze. Se da un lato esaltiamo la bellezza aristocratica, dall’altro dobbiamo confrontarci con ideali democratici di uguaglianza e dignità. Questo richiede una consapevolezza critica dei nostri presupposti epistemologici e delle implicazioni etiche e politiche delle nostre posizioni.

L’importanza del Volksgeist, lo spirito del popolo, risiede nella sua capacità di incarnare una consapevolezza collettiva e critica dei propri condizionamenti. Allo stesso tempo, l’aristocrazia culturale deve essere adeguata a tutte le forme di vita, riconoscendo in particolare il valore della vita in povertà, che rappresenta una resistenza significativa alla divinizzazione del capitale. Come suggerisce Marx, è nella lotta contro le disuguaglianze economiche e culturali che possiamo trovare una via per un’autentica emancipazione umana.

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