APPENDICE 3
ANCORA SU AETHALIA
Un brano dalla “Storia Naturale” di Plinio il Vecchio (Libro 5, Capitolo XXXVIII, §136), che parla di Chios:
Par claritate ab ea distat XCIIII cum oppido Chios liberatquam Aethaliam Ephorus prisco nomine appellat, Metrodorus et Cleobulus Chiam a Chione nympha, aliqui a nive, et Macrim et Pityusam. montem habet Pelinnaeum, marmor Chium. circuitu CXXV colligit, ut veteres tradidere, Isidorus VIIII adicit. posita est inter Samum et Lesbum, ex adverso maxime Erythrarum.
“È distante da Samo XCIIII miglia, con una città omonima. Ephorus¹ la chiama Aethalia con il suo antico nome, Metrodoro e Cleobulo la chiamano Chio dalla ninfa Chione, alcuni dal termine greco per neve², e anche Macris e Pityusa. Ha il monte Pelinnaeum e il marmo chio. Il suo perimetro è di 125 miglia, come tramandato dagli antichi; Isidoro ne aggiunge altre nove. È situata di fronte a Eritre, principalmente tra Samo e Lesbo.”
note:
- Ephorus, citato da Plinio, dai Fragmente der Griechischen Historiker, Ephor., FGrHist 70 F 165 ( Plin. Nat. Hist. V 136)
- Si dice che quando la ninfa ebbe le doglie si mise a nevicare
Questo testo è un’appendice a AITAREIA (sul mio academia.edu)
