Un nuovo paradigma
Emozioni e sentimenti attraverso la lente degli archetipi dionisiaci e apollinei
Considerando gli affetti e le emozioni come dionisiaci e i sentimenti come apollinei, otteniamo una comprensione più ricca e integrata di questi concetti sia nel campo psicologico che in quello neuroscientifico. Questo paradigma evidenzia l’interazione tra le forze grezze e primordiali che guidano le nostre risposte emotive e i processi consci e riflessivi che ci consentono di dar loro un senso. In tal modo, colma il divario tra le intuizioni psicoanalitiche di Jung e le scoperte neuroscientifiche di Damasio, offrendo un quadro completo per comprendere l’intero spettro dell’esperienza emotiva umana.
Esplorando le teorie di Carl G. Jung e Antonio Damasio su affetti, emozioni e sentimenti, possiamo tracciare un nuovo paradigma avvincente che inquadra questi concetti nei termini degli archetipi dionisiaci e apollinei. Questo quadro non solo collega le prospettive psicoanalitiche e neuroscientifiche, ma fornisce anche una comprensione sfumata dell’esperienza emotiva umana.
In questo nuovo paradigma, gli affetti e le emozioni sono visti come intrinsecamente dionisiaci. Sono spontanei, intensi e spesso oltre il regno del controllo cosciente. Per Jung, gli affetti sono potenti fenomeni energetici che eruttano dall’inconscio, sconvolgendo la mente conscia con la loro natura caotica e primordiale. Ciò rispecchia l’essenza dell’archetipo dionisiaco, caratterizzato da un’energia grezza e sfrenata e da una connessione con forze più profonde, spesso più oscure, all’interno della psiche.
Il concetto di emozioni di Damasio è in linea con questa visione. Le emozioni, secondo Damasio, sono risposte corporee automatiche a stimoli esterni, che comportano cambiamenti fisiologici che preparano il corpo all’azione. Queste risposte sono primordiali e non sempre rientrano nella consapevolezza cosciente dell’individuo, incarnando le qualità caotiche e travolgenti dell’archetipo dionisiaco. Le emozioni, in questo contesto, sono complesse e informi, derivanti dall’intricata interazione di processi biologici difficili da articolare o strutturare linguisticamente.
Al contrario, i sentimenti sono intesi come di natura apollinea. Rappresentano la controparte cosciente e riflessiva della cruda intensità delle emozioni e degli affetti. I sentimenti di Jung sono valutazioni coscienti delle esperienze, strutturate e integrate nella psiche, proprio come l’archetipo apollineo, che è associato all’ordine, alla ragione e alla chiarezza. I sentimenti aiutano gli individui a dare un senso alle loro esperienze, apportando una forma strutturata e linguistica agli affetti precedentemente caotici.
Allo stesso modo, la teoria di Damasio posiziona i sentimenti come interpretazione cosciente delle emozioni. I sentimenti sorgono quando il cervello elabora e dà un senso ai cambiamenti fisiologici associati alle emozioni, traducendo queste risposte grezze in un’esperienza comprensibile e riflessiva. Questo processo è intrinsecamente apollineo, poiché implica portare ordine e comprensione nella natura primordiale e caotica delle emozioni attraverso strutture cognitive e linguistiche.
Questo paradigma inoltre inquadra le emozioni come più divine o demoniache, mentre i sentimenti sono più umani. Gli affetti di Jung, con la loro connessione all’inconscio e alle forze archetipiche, possono essere visti come divini o demoniaci. Attingono ad aspetti più profondi, a volte ultraterreni, della psiche, travolgendo la mente cosciente e guidando una profonda trasformazione. Allo stesso modo, le emozioni di Damasio, sebbene radicate biologicamente, possono sembrare opprimenti e primordiali, evocando la sensazione di incontrare qualcosa oltre il mero controllo umano.
Al contrario, i sentimenti sono tipicamente umani. I sentimenti di Jung, essendo consci e riflessivi, incarnano lo sforzo umano di comprendere e integrare le esperienze all’interno della psiche. Apportano una dimensione umana all’energia grezza degli affetti, consentendo agli individui di navigare nei loro mondi interiori con maggiore chiarezza e comprensione. I sentimenti di Damasio apportano anche una prospettiva umana alle risposte fisiologiche delle emozioni, trasformando questi stati primordiali in qualcosa di comprensibile e gestibile attraverso la consapevolezza cosciente e l’espressione linguistica.
