Immagina di entrare in una stanza e di sederti a un tavolo. Quello che percepisci è un oggetto solido, tangibile, che offre sostegno ai tuoi gomiti e agli oggetti che vi poggi sopra. Questo è il tavolo del senso comune, quello che ognuno di noi conosce e riconosce nella vita quotidiana. Ma la realtà è molto più complessa e stratificata di quanto sembri a prima vista.
Arthur Eddington, uno dei pionieri della fisica moderna, ci ha introdotto al concetto del “tavolo scientifico”. Questo tavolo, a differenza di quello del senso comune, è composto quasi interamente di spazio vuoto, con gli atomi che costituiscono la sua struttura mantenuti insieme da forze elettromagnetiche. La solidità che percepiamo è quindi un’illusione, un’interpretazione macroscopica di fenomeni microscopici.
Ma l’analisi non si ferma qui. La scienza e la filosofia ci invitano a considerare ulteriori livelli di realtà. Pitagora, il grande matematico e filosofo greco, vedeva il mondo attraverso il prisma dei numeri e delle proporzioni. Il suo “tavolo scientifico” è un’astrazione matematica, dove le relazioni e le simmetrie numeriche sono alla base della struttura dell’universo. In questa visione, il tavolo non è solo una somma di atomi, ma un insieme di armonie matematiche che riflettono un ordine cosmico.
Proseguendo nel viaggio tra i vari livelli di realtà, arriviamo al tavolo quantistico. La meccanica quantistica ci presenta una visione ancora più strana e controintuitiva del mondo. In questo livello, le particelle subatomiche possono esistere in stati di sovrapposizione, e l’entanglement quantistico crea connessioni immediate tra particelle separate da vastissime distanze. Così, se immaginiamo due sedie gemelle in questo tavolo quantistico, lo spostamento di una potrebbe istantaneamente influenzare l’altra, anche se si trovasse dall’altra parte dell’universo. Questo fenomeno, noto come entanglement, sfida la nostra comprensione tradizionale di spazio e tempo.
Questi vari tavoli, dal senso comune alla meccanica quantistica, rappresentano livelli successivi di realtà, ciascuno rivelando un aspetto diverso e più profondo del mondo in cui viviamo. Ogni livello ci offre strumenti diversi per comprendere e interagire con l’universo, ricordandoci che ciò che percepiamo con i nostri sensi è solo una piccola parte della storia. In definitiva, la teoria post-eddingtoniana ci spinge a riconoscere che la realtà è un mosaico complesso, composto da numerosi strati che si intersecano e si influenzano reciprocamente, ognuno svelando nuove meraviglie e misteri da esplorare.
