MITOLOGIA ETRUSCA
Questo vaso di Vulci conservato a Parigi riporta sull’altro lato la scena dei troiani giustiziati dopo la morte di Patroclo.
Su questo lato invece un elemento importantissimo:
TVRMVCAS (Turmuca) è un personaggio della mitologia etrusca che non ha corrispettivi in greco, né nell’Iliade né in altri testi su Troia.
Da un punto di vista epistemologico questo elemento ci mette davanti ad una riflessione approfondita.
Come sostengo da sempre quello che è ancora una volta in gioco qui è IL PREGIUDIZIO DELLA PRIMAZIA GRECA SUGLI ETRUSCHI.
Noi non abbiamo idea di una letteratura etrusca, perché non ne resta niente. Ma un nome come questo (Turmuca) deve farci pensare COME SE ce l’avessimo. Questa iscrizione ne è una chiara traccia.
Gli Etruschi avevano la LORO storia, anche dei fatti di Troia, e non una semplice copia di quella greca, come invece ci si era pigramente adagiati a supporre.

riporto la voce da Treccani:
TURMUCA. – Lo spirito (v. Hinthial) di T. è rappresentato su un cratere di Vulci, ora al Cabinet des Médailles della Bibliothèque Nationale di Parigi, n. 920, già nella Collezione Beugnot. La raffigurazione, presenta da un lato Achille che sgozza i prigionieri troiani, dall’altro una Nèkyia con le ombre delle amazzoni Pentesilea e T., del cui nome non si conosce l’equivalente greco. Al centro compare Charun, che accoglie l’anima di T. (hintia/turmu/cas); a sinistra è una donna a mani giunte, apparentemente estranea, a destra Pentesilea (Pentasila), la regina delle Amazzoni. Anche T. appare come un’ amazzone con ampio himàtion che vela il capo ed è scostato dal volto dalla mano destra che rimane coperta; il petto è nudo, traversato dal balteo.
