EUREKA
Ogni “autentico” sapere ha inizio secondo Nietzsche da una non meglio precisata INTUIZIONE MISTICA. Essa a sua volta può giungere alla mente di un pensatore solo sulla base di quello che chiamerei PREGIUDIZIO MISTICO.
Per esempio Thalès (it. Talete) parte dal presupposto che TUTTO È UNO (o che qualcosa che pervade il tutto sia uno con se stesso) e giunge all’intuizione su COSA SIA UNO.
Secondo Nietzsche questa autenticità è una virtù possibile solo in società costitutivamente filosofiche, come, nella storia dell’umanità occidentale ce ne sono state a nostra memoria SOLO PRIMA DI SOCRATE.
Questo sapere autentico reggeva la forza della propria Verità sulla sua vicinanza allo “spirituale” e allo “scientifico”, aggiungiamo noi.
La nostra idea originale, alla base di tutta la nostra “storia” della filosofia ha come INTUIZIONE MISTICA il considerare la Fine Della Filosofia coincidere con la SCISSIONE DEL SAPERE.
La filosofia diventa – come diceva Nietzsche – una attività da emarginati sociali, un vagabondaggio da nomadi, racchiusa sempre all’interno di stanze e di libri che parlano solo di libri.
Non c’è più niente di NOBILMENTE AUTENTICO nel SAPERE delle società postplatoniche, e non ci sono più – in quegli ambiti accademici ed istituzionali del sapere – Grandi Anime in grado di vivere la propria Vita come un TUTT’UNO. I filosofi, gli scienziati, i politologi – oggi – essenzialmente – predicano una cosa e ne fanno un’altra. Più esattamente, essi vivono senza preoccuparsi che ci sia profonda armonia tra il loro know-how professionale e il loro stile di vita privato.
Dopo Platone non ci sono più state Grandi Menti, pensatori come Pythagoras (it. Pitagora), Thalès od Heraklitos (it. Eraclito), che abbiano interpretato l’esistenza umana come un TUTT’UNO dove le parole e i fatti devono rispondere gli uni degli altri.

nota: Questo spiega anche il dilagare di santoni e guru. L’uomo occidentale oggi sente la necessità di un RITORNO ALL’AUTENTICO.
