“Albeggia !”

[LA POESIA]

Da tre giorni è notte ormai,
i sassi danzano soli nell’oscurità,
il ciclamino si spegne, oppresso da una foglia umida,
nessuno potrà gridare “Albeggia!”

Gli specchi rotti riflettono il mio sguardo,
mentre dalla tua bocca scaturiscono parole,
spruzzami addosso la felicità che sogni,
gli arcobaleni ti colmano di gioia,
gli occhi stanchi, cispiosi di pregiudizi.

Non sono chi ti aspetti,
o forse lo sono e dissimulo,
preferendo ferirti un dito oggi
piuttosto che frantumarti il cuore domani.

E sarà ancora notte fonda,
la luna svanisce nel tuo cuore oscuro,
i miei piedi desiderano correre
sulla confusa soglia
della tua anima.

Ipotetico film sullo stesso soggetto

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