Publius Acilius Attianus, il prefetto pretore amico e tutore di Adriano.
Presso le cave di granito di Seccheto e Cavoli, nel comune di Campo all’isola d’Elba, furono rinvenuti cospicui e preziosi reperti attribuibili ad Attiano. Tra questi si ricorda un busto che lo raffigurava e una stele altare con la di lui dedica ad Ercole Santo. La presenza di Attiano all’Elba non era peró legata esclusivamente all’industria litica, si ha prova della sua importanza anche nella città romana di Portus Argo, l’odierna Portoferraio, dove fu trovato il bollo impresso col suo nome sui tubi di piombo dell’acquedotto sotterraneo. Purtroppo non ci è stato possibile individuare dove si trovino oggi il busto di Attiano e i tubi di piombo dell’acquedotto da lui fatto realizzare, mentre resta esposta al Museo Archeologico di Portoferraio la splendida ara dedicata ad Hercules Sancto. Mentre scriviamo, essendo il suddetto museo momentaneamente chiuso, si puó comunque godere di un’impeccabile copia nell’ingresso del municipio della stessa città. Ieri, su groviglio.news è uscito un articolo su “Elba Andalusa, Attiano e il relitto di Chiessi”, dove si paventava l’ipotesi che la nave trasportando anfore provenienti dalla Betica (Siviglia) dovesse avere qualcosa a che fare con la presenza di Attiano all’Elba.
Il legame di Attiano con Adriano non è conosciuto prima del loro artivo in Italia. Non si puó neanche dire con certezza che Attiano provenisse da Italica come Traiano e Adriano, in quanto sarebbe potuto anche essere stato un amico di famiglia conosciuto qui, magari grazie proprio al commercio di garum.
Fu nell’autunno del 113 che, mentre l’Imperatore romano Adriano si preparava per una grande campagna militare in Oriente, Attiano sarebbe diventato una figura di notevole importanza alla sua corte e nella sua famiglia. Publius Acilius Attianus rimane una figura misteriosa e fu molto influente nell’Impero Romano. La sua biografia resta avvolta nell’ombra, ma il suo ruolo nell’ambiente dell’Imperatore Adriano è certamente stato fondamentale, e capirlo aiuterebbe anche a conoscere meglio l’epoca in questione.
Come detto, poco si sa delle origini di Attiano, sembra che provenisse da Italica, una colonia romana in Spagna, ma l’assenza di notizie sulla sua gioventù ed il suo legame viscerale con l’Elba lasciano aperte anche altre ipotesi. Ancor meno si conosce della sua carriera precedente, prima di diventare una figura prominente al servizio di Adriano. I reperti dell’isola d’Elba non sono in alcun modo databili, per cui non posdiamo neanche dire niente sul periodo da lui trascorso sull’isola, che potrebbe variare da una vita intera fino a pochi anni. La sua ascesa prepotente al potere appare legata a un evento cruciale nella vita di Adriano.
Nel 113, appunto, Adriano intraprese la Expeditio Parthica, una campagna militare nell’Oriente romano. Questo evento segnò l’inizio del suo regno, e Publius Acilius Attianus divenne una figura chiave in questo contesto. La Historia Augusta, una fonte storica controversa, registra gli amici di Adriano durante questa campagna, tra cui Attiano. La sua vicinanza all’Imperatore in questo periodo ebbe un impatto significativo sulla sua ascesa al potere.
La Historia Augusta menziona che Attiano era uno dei tutori di Adriano, un ruolo che probabilmente aveva svolto durante l’adolescenza dell’Imperatore. Questo legame personale e l’amicizia di lunga data con Adriano contribuirono alla sua crescente influenza e a conquistare la piena fiducia dell’Imperatore.
La sua carriera nella Guardia di Traiano, l’antica guardia imperiale romana, è poco conosciuta. Tuttavia, la sua posizione come uno dei prefetti pretori di Traiano è ben documentata. Nonostante la sua posizione di potere, Attiano non godette di una lunga permanenza nel regno successivo a quello di Adriano.
Uno degli eventi più noti legati a Publius Acilius Attianus fu il suo coinvolgimento in una congiura di corte. Un affare misterioso noto come l’esecuzione dei quattro consolari. Questi quattro uomini di alto rango furono giustiziati con l’accusa di cospirazione contro Adriano. Una volta imperatore Adriano sostenne che questa decisione era stata presa contro la sua volontà e per uscirne pulito si fece ricadere la colpa su Attiano. Questo evento, avvenuto mentre Adriano era ancora assente dalla capitale, segnò un punto di rottura nella loro relazione.
Dopo l’affare dei quattro consolari giustiziati, la carriera di Attiano nell’amministrazione imperiale ebbe un crollo. Fu sostituito e sembra cge in seguito non abbia più raggiunto i vertici di potere. La sua destinazione finale e i dettagli della sua vita successiva rimangono oscuri, a parte il suo incarico come senatore, un meritato contentino e premio a una ricca e determinante carriera.
