OMERO DALL’ITALIA

μαρτυρεῖται δὲ καὶ ἐκ Τυρρηνίας Ὅμηρον παραβαλεῖν εἰς Κεφαλληνίαν καὶ Ἰθάκην, ὅτε οἱ ὀφθαλμοὶ λέγονται διαφθορᾷ νοσήσας.

È attestato che Omero si sia trasferito dalla Tirrenia in Cefalonia e poi a Itaca, quando già si era ammalato agli occhi.

Μαρτυρεῖ δὲ καὶ ἐκ Τυρρηνίας “Ομηρος παραβαλεῖν εἰς Κεφαλληνίαν καὶ Ἰθάκην, ὅτε τοὺς ὀφθαλμοὺς λέγεται διαφθαρήναι νοσήσας

Questo è un breve passaggio da un testo alquanto controverso e non definitivamente attribuito. Si tratta di un testo di Eraclide (per me Pontico, per altri Lembo) che commenta la Politica di Aristotele e fa una sorta di geografia. Nel descrivere Cefalonia, dice questa frase.

In una perfetta tesi di dottorato del 1974 Dilts scriveva che la classificazione dei manoscritti di VH e Pol. è completa (ndr: Variae Historiae di Claudio Eliano e Politiae di Eraclide) , salvo nuove scoperte. I codici V e x risalgono alla Rinascita Planudea a Bisanzio nel XIII secolo e furono portati in Italia verso la fine del Rinascimento. Il primo riferimento a VHI in Italia è nel catalogo Vaticano del 1475. Tra questa data e l’editio princeps (1545), sono derivati 21 apografi da V e x. L’edizione standard di VH è quella di Hercher del 1866, basata sui manoscritti V e a. L’edizione non soddisfa gli standard moderni. Anche il testo standard di Pol. è insoddisfacente. L’obiettivo è contribuire a testi più accurati. È necessaria una discussione ulteriore sul testimonia per un nuovo testo di VH.

Fattostà che se oggi comprate i framnenti di Eraclide Pontico nelle edizioni Wehrli ed altre, oppure le Variae Historiae di Aelianus, questo testo delle Politiae è sparito. Per leggerlo dobbiamo procurarci edizioni precedenti al 1650.

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